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10 cose che non sopporto – [mirror post]

Stamane ho letto un post di MrChreddy sul blog Nerd’s Revenge.

Il titolo era, per l’appunto, 10 cose che non sopporto.

Un post in stampo arteriosclerotico, come ho già detto all’autore, che però mi ha ispirato, nonché sollevata. Ho capito che non sono l’unica cagacazzi patentata in circolazione, il circolo degli sclerotici con tendenze omicide si allarga. Dovrei pensare ad un logo per le magliette… *si scrive un post it*

Comunque. Ho detto a MrC che avrei scritto anche io le dieci cose che mi fanno andare cambiar pelle e diventare She Hulk. Tanto non è che io possa peggiorare la mia fama scrivendo ‘ste cose pubblicamente, dal momento che non mi esimo mai dal palesarle con una sconcertante schiettezza.

1) I cafoni.

Ma non cafoni qualsiasi, una ben precisa categoria. I cafoni nei locali ristorativi.
Ho fatto per anni la barista, conseguendo un nuovo livello di Nirvana per non aver mai usato violenza sui caproni che servivo, ed una certa insofferenza per chi si comporta come i soggetti di cui parlo. Io odio, prenderei a sprangate, stapperei la testa con l’apribottiglie del Crodino, eliminerei a colpi di manicotto del caffè quella gente che critica ad alta voce il servizio per qualsiasi minuzia. Non perché ci sia un’effettiva ragione, ma perché hanno così modo di dire
“in quel bar che vi dicevo io l’olivetta del Martini era più fresca” (giuro che l’ho sentito dire)
oppure:
“ma se questo è un pub in stile irlandese, perché non ci sono i piatti tipici irlandesi (che alcuni manco più in Irlanda li fanno)?”
Perché se vuoi un pub irlandese e non “in stile irlandese” prendi le tue sacre chiappe e vai a Dublino, pezzo d’imbecille.
Oppure fanno gli spavaldi col cameriere, deridendolo davanti ai suoi colleghi che, silenziosamente bestemmianti, sono lì che si fanno il mazzo tanto mentre te lasci andare fiato a vuoto, e magari fai pure storie sul conto.

2) I molluschi.

Non parlo di specie ittiche, almeno quelli non hanno il dono della parola.
Parlo di quegli invertebrati privi di ogni voglia di vivere che stanno alle casse del supermercato, al banco del bar, alla pompa di benzina, negli uffici.. Qualunque posto di lavoro.
Che però a loro o non piace o non interessa, perché stanno lì come dei cartonati dotati di aria condizionata che simula il flebile respiro che (purtroppo) li anima, mentre io sclero dentro di me perché so che se quel lavoro fosse mio farei 3000000 volte meglio qualsiasi loro mansione.
Però magari io non sono fatta con lo stampino, non ho 20 anni e la voglia di aprire le gambe al titolare, quindi rimango a spasso, mentre l’orda delle lumache asfittiche avanza nel mondo del lavoro.

3) Le Attention Whore

Urlano. Strepitano. Fanno battute a sfondo sessuale che fanno ridere solo loro e BoldiDeSica. E quando non fanno così piantano su un casino, perché il drama è sempre una valida alternativa alla vacuità dei loro argomenti standard. Il bello è che la maggior parte delle volte sono pure dei cessi.
Eppure acchiappano perché, diciamocelo, certi uomini sono proprio facili da stordire con due moine ed una spaccata sagittale.
Volete stare al centro dell’attenzione? Sdraiatevi sull’A4, vedrete che vi noteranno.

Di conseguenza:
4) I piselli radiocomandati

Diamine, Iddio, per Odino e le sacre Valchirie, ma come cazzo fate a dare retta a certe cose? Dico a voi, uomini senza midollo! Io non ne posso più di vedere i miei amici cadere come olive nella rete di certe portatrici di interi sistemi batteriologici venerei, vederli sbavare davanti ad affermazioni come “che imbarazzo si vede tuttoooooh” mentre si piegano a mo di portafoglio per raccogliere una monetina tanto inesistente quanto la loro gonna (kleenex sui fianchi?).
Sono stanca di sorbirmi email lunghe come la Divina Commedia, mandate da gente che prima dormiva sei giorni per lo sforzo di aver scritto la lista della spesa,in cui si dissolvono nel mare di lacrime portate dal tradimento (inaspettatissimo né) dell’accozzaglia di cellule svestita.
Almeno non scassate l’anima a me! Prendetevi la responsabilità della vostra imbecillità.
Ha ragione mia nonna “gli uomini nella maggior parte dei casi ragionano con una cosa che fa rima con cervello, ma sta nei pantaloni”.

5) I giocatori gdr a corrente alternata.

Gente che ha perso di vista il confine tra realtà, fantasia, finzione, cervello e lingua.
Si abbassano a turpi trucchetti nella vita quotidiana pur di ottenere risultati in quello che dovrebbe essere un gioco.
Le donne sono capaci di infilare lingue da salamandra nell’orecchio del giocatore più sudicio ed idiota che c’è, pur di irretirlo e garantirsi IG il suo appoggio (sempre che esca mai dal bagno).
Gli uomini si prendono a cornate come stambecchi o fanno i simpaticoni del quartiere, salvo poi buttartela nondicodove alla prima occasione, magari sputtanandoti per cose della tua vita che vengono a sapere corrompendo qualche cretina in cerca di attenzione (vedi n°3). Pensate a giocare, pensate a vivere, ma sopratutto
PENSATE OGNI TANTO!?

 

6) Gli innamorati dell’amore

C “Mi sono innamorato, è quella giusta.”
S “Aspetta non ricordo.. E’ la 3° o 4° giusta di quest’anno?”
Imparate a stare da soli, ve ne prego. Non è mai morto nessuno a star solo, anzi.
Di solito son proprio i partner ad uccidere.
O le amiche che sorbiscono confidenze inutili.
Lo dico per il vostro bene.

7) Zombie

Che siano nel traffico, al supermercato (come diceva MrC nel suo post) in fila in banca, a piedi per strada… Il pensiero è uno solo:
“Vai ad agonizzare fuori dalla mia traiettoria, cazzo.”
Questo punto mi evita di mettere al numero 8 i romani. Poiché nella maggior parte dei casi coincidono con gli zombie.

8) Le macchine Reflex

Basta una digitale, instagram de sta grandissima ceppa, un cavo usb e.. si sentono tutti Herb Ritts, dei geni assoluti della fotografia!
Che poi l’inquadratura, l’esposizione, l’angolo visivo e l’estetica generale manco passi vicino alle loro foto non è un problema, perché grazie alla tecnologia ed al fatto che le foto non le sviluppi più, quindi costi zero, i geni dell’obbiettivo scatteranno 6miliardi di foto prima di ottenere qualcosa di decente, rallentando ulteriormente il progresso artistico di un settore ormai completamente, per usare un termine tecnico, sputtanato.

9) Facebook.

Meriterebbe un post, anzi, una collana di post solo questo punto.
Facebook è il Male.
E’ il posto dove trovi donne turpi, coppie smielate col profilo congiunto (andrebbero vietati per legge), imbecilli che scrivono imbecillità (almeno sono coerenti) e ben poca roba valida.
Mi ostino ad usarlo per promuovere i miei lavori, ma certe volte, mi chiedo se valga la pena di sorbirmi le foto glitterate, i link idioti, le 5000000 di notifiche dell’ennesimo cambio stato della compulsiva della comunicazione di turno, per? Cosa?
Per far diventare ricco uno con la faccia da cocomero sbiancato?

10) La vecchia maledetta

Aspetta il bus davanti alla nostra finestra e sta sempre girata a guardare dentro casa.
Prima o poi apro e la faccio passare per le sbarre.

E tanta altra roba, che non mi viene in mente. O preferisco autocensurare. <_#

A h, a parte quelli che mi dicono sempre “dai, altezza metà bellezza!”
Fanculo. u_#

 
3 commenti

Pubblicato da su luglio 25, 2012 in Tanto Per, umanoidi vari

 

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